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mercoledì 17 febbraio 2016


DAL CONVENGNO DEL 6 FEBBRAIO SU MILANO METROPOLITANA


Un convegno organizzato da Proposta Civica per Milano su un tema volutamente ignorato come quello della Città Metropolitana, che già esiste, avendo sotituito la vecchia Provincia di Milano, ma ancora non funziona come dovrebbe, opera incompiuta per vuoti legislativi e contraddizioni, oltre che per scarsa volontà politica di attuazione.

Ne hanno parlato Daniele Comero (il secondo da sinistra), analista politico e funzionario dell'amministrazione di Milano Metropolitana, Giancarlo Penco, ex ragioniere capo del Comune di Milano, oggi in pensione, e Giuseppe Salerno, avvocato esperto di diritto amministrativo.

La legge "Delrio" sulle città metropolitane offrirebbe lo spunto per una vera e propria rivoluzione amministrativa nell'area metropolitana milanese, e forse proprio per questo non se ne vuole parlare.
Il Comune, tuttavia, delibera la costituzione delle 9 Municipalità milanesi, in ossequio alla legge ed avendo le elezioni comunali alle porte, e stabilisce che le 9 Municipalità, come prevede la legge, avranno autonomia amministrativa, dimenticando però che perchè sia possibile occorre una legge statale che costituisca tali nove municipalità come Enti di diritto pubblico, e non basta una delibera comunale.

Ma la contraddizione fondamentale, il nodo da sciogliere prima di ogni altro, è la doppia veste del sindaco di Milano che verrà eletto fra poco da 1,3 milioni di elettori, sindaco di una Milano che dovrebbe cessare di essere tale, venendo frantumata in 9 Municipalità, ed allo stesso tempo sindaco metropolitano di 3,2 milioni di elettori del territorio metropolitano.
Due funzioni potenzialmente conflittuali in capo ad una medesima persona.
Oltretutto, se le 9 municipalità saranno rese tali, il loro insieme non sarà più "Milano" ma una delle 8 Zone Omogenee dell'area metropolitana, e quindi i milanesi eleggeranno in realtà il "capo" di quest'area omogenea, non il sindaco di una città che cessa di esistere in quanto tale, sostituita dalla più ampia città metropolitana. Inoltre, per ora, le altre 7 zone omogenee resteranno orfane di una figura analoga, perchè non è ancora statto definito lo status giuridico ed organizzativo di tali aree.

Peggio di così ...

Franco Puglia











 

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