Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

lunedì 25 gennaio 2016

UNA PROPOSTA CIVICA CHE PENSA A MILANO METROPOLITANA

L'evento del 23 Gennaio ha voluto essere la posa della prima pietra di una costruzione complessa, lunga e difficile, che deve darsi una prospettiva di ampio respiro, comunque vadano le cose nelle prossime elezioni comunali.
Milano fa parte di un inurbamento colossale, almeno su scala nazionale, in cui è quasi impossibile distinguere tra la città di Milano propriamente detta, quella storica, e la sua cintura urbana che, specialmente a nord, si estende senza soluzione di continuità.
La scelta di riconnotare i grandi inurbamenti, con la legge Del Rio sulle città metropolitane, che altro non sono che l'accorpamento della vecchia Provincia in una nuova struttura, offre l'opportunità concreta di ripensare integralmente la struttura amministrativa pubblica del territorio, con un programma di sviluppo che, per il suo impatto, potrebbe richiedere non meno di 5anni di tempo, volendo limitare le fratture ed i conflitti.
Tra le novità, la trasformazione delle 9 zone di Milano in vere e proprie Municipalità, ciascuna delle quali più popolosa, da sola, del più popoloso comune della cintura milanese, potrebbe stravolgere la concezione stessa della città come si presenta ora, restituendo al solo centro storico (zona 1) il ruolo della Milano delle origini, e connotando le altre zone e le città della cintura come territori ad alta densità abitativa con connotazioni urbanistiche e sociali analoghe.
Allo stesso tempo la legge prevede anche la formazione di 8 aree omogenee, all'internodell'area metropolitana, ed una di queste coincide con la Milano attuale.
I problemi sono considerevoli : le nuove Municipalità che sostituiranno le 9 Zone di Milano non hanno, per ora, in base alle norme in vigore, autonomia impositiva e di spesa.
Il cambiamento rischia di essere perciò soltanto di facciata, se non verranno introdotte norme nazionali che diano a queste realtà locali un carattere autenticamente urbano e municipale.
Delle 8 zone omogenee, poi, nulla è ancora in essere :  che ruolo potrebbero avere, che funzioni, che organizzazione, senza voler far proliferare la burocrazia ma, anzi, semplificandola.
Tuto questo significa SOLDI ! Tanti soldi, perchè il Comune di Milano è passato da un bilancio di circa 4 miliardi nel 2014 ad un previsionale di quasi 8 nel 2015, di cui non esiste ancora un VERO consuntivo contabile, un bilancio opaco, con accorpamenti in capitoli di spesa in qualche modo generici, non facilmente disaggregabili per capire cosa ci sia sotto, analogamente alle fonti di entrata fantasiose, e basate sull'indebitamento e fantomatiche dismissioni patrimoniali.
La MATERIA OSCURA non va cercata nell'universo, così lontano da noi : basta gardare dentro casa ...
A questo post tematico ne seguiranno altri sul medesimo argomento, di cui si parlerà in un incontro pubblico in via di oprganoizzazione per il 6 Febbraio p.v. a Milano.

Ing. Franco Puglia

Nessun commento:

Posta un commento